Simuni si raggiunge prendendo il traghetto da Prizna o tramite un ponte dal versante zaratino. L’isola di Pago, dal versante della terra ferma, si presenta con un paesaggio lunare, senza vegetazione, causa la forza della bora, che in questo posto soffia molto forte (non sono rare raffiche di 240 km/h); le scogliere sono altissime e quasi sempre irraggiungibili via terra. Una volta arrivati sull’isola di Pago con il traghetto, procedere verso Novaljia e poi in direzione sud verso l’omonima cittadina di Pago, sulla sinistra si noterà uno dei pochi posti in Croazia dove la sabbia è presente anche fuori dall’acqua, questo perché è stata portata con dei camion per creare appunto una spiaggia, il posto si chiama Simuni.
Sia dalla spiaggia del campeggio, che dai due promontori che la delimitano e dalle zone limitrofe, è possibile pescare su fondali medio alti, dai 10 a 25 metri, caratterizzati da sabbia e praterie di posidonia. Relativamente facili e comodi da raggiungere, tutti gli spot di pesca di questa zona sono ricchi di orate, saraghi, pagelli ed enormi mormore, anche di 1.5 kg.
In estate è possibile stazionare nel campeggio (ben attrezzato e molto comodo per la pesca, sia diurna che notturna) mentre nelle altre stagioni è possibile entrare, chiedendo semplicemente il permesso ai guardiani. Simuni è uno dei pochi posti dove i vermi teneri funzionano particolarmente bene; infatti arenicole, cordelle, americani e tremoline sono micidiali per le mormore, mentre il classico verme di rimini è ottimo per le orate. Lo spot si è rivelato particolarmente produttivo in autunno inoltrato ed in primavera, con orate, mormore e qualche grosso sarago.
Simuni è ben riparato dalla bora, ma aperto a tutti i venti da sud e nord. Dall’Italia si raggiunge in circa 4 ore di macchina, traghetto compreso (270 km).